mercoledì 30 marzo 2016

[Recensione] La Leggenda dei Drenai - David Gemmell





Titolo: La Leggenda dei drenai

Serie: Il ciclo dei Drenai Vol 1
Editore: Fanucci
N° Pagine: 381
ISBN: 9788834729755
Genere: Heroic Fantasy










L’impero Drenai è in declino, Ulric è riuscito a unificare tutte le tribù Nadir del nord e forma così il piu’ grande esercito che un uomo ricordi. Non c’è trattato di pace che tenga, Ulric vuole la terra dei Dreani e per farlo deve passare dal DROS DELNOCH, la più grande fortezza dell’impero, la porta di accesso al regno.


Ma il declino dell’impero ha decimato gli eserciti, demoralizzato gli animi e i pochi uomini rimasti al Dross non hanno speranza di resistere, la differenza di numero è imbarazzante.

S’innesca quindi una reclutamento disperato di tutte le forze che possano far resistere più a lungo la fortezza, resistere già perché la vittoria non è considerata.



Dros Delnoch


Non è iniziato molto bene, anzi a essere onesto all'inizio ho un po’ storto il naso.
Abituato alla prolissità degli scrittori Fantasy moderni La leggenda dei Drenai inizia ad alta velocità .
Periodi corti, poche descrizioni, e pronti via il “nostro eroe” incontra una donna, si innamora e vanno subito a letto insieme, ti amo, starò con te per sempre.
Poi entra in scena DRUSS e il libro cambia passo, cambia tono e diventa epico.
“Quando lui guarda le valli tremano, quando lui passa le belve tacciono, quando lui parla le montagne si sgretolano, quando combatte gli eserciti si disgregano”
Mi ha fatto ribollire il sangue nelle vene, mi ha fatto desiderare di essere sulle mura con una spada in mano, ho davvero sentito il rumore delle lame, delle asce.. ero li con loro, con gli eroi, con le leggende che combattevano una guerra nata persa ma che nonostante tutto non contemplavano la parola resa.
La guerra, vista dalla parte degli assediati, dalla parte dei difensori.. e tutto quello che la guerra porta. Morte, sangue e dolore ma anche amore e amicizia.
La strenua volontà di un manipolo di uomini semplici che diventano eroi e leggenda, che faranno di tutto per cambiare ciò che è già scritto. Perché tutti devono morire, ma è come morire che cambierà il senso delle loro vite.
Applausi e brividi per il primo libro di una saga che ora leggerò sicuramente tutta.
DRUSS, HOGUN, ORRIN, REK, SERBITAR, BOWMAN, GILAD... è stato un onore

Druss al lavoro





lunedì 28 marzo 2016

[Recensione] Hyperion - Dan Simmons







Titolo: Hyperion
Serie: I Canti di Hyperion – Primo volume
Editore: Fanucci
N° Pagine: 519
ISBN-10: 9788834727119
Genere: Fantascienza









Siamo in futuro lontanissimo, la Terra è stata distrutta, ma l’umanità ha praticamente conquistato tutto lo spazio. Tecnologie superavanzate permettono all'uomo non solo di viaggiare a velocità assurde per lo spazio, ma anche di teletrasportarsi tra diversi mondi.
In questo contesto (che non verrà mai spiegato per filo e segno) un pianeta è il centro di attenzione delle tre forze principali presenti nelle galassie. Gli umani (egemonia), le IA e gli Ouster
Hyperion appunto, è il pianeta anomalo in cui delle forze misteriose operano al di fuori dagli schemi: le Tombe del Tempo e lo Shrike. Quest'ultima è un'entità simildivina su cui è fondato il culto della chiesa dello Shrike, un entità capace di apparire e far sprofondare nel caos l’intera esistenza stessa.
Assistiamo quindi al pellegrinaggio di sette personaggi sul piante Hyperion. Il Console, il padre cattolico Lenar Hoyt, il colonnello della Force Fedmahn Kassad, il poeta Martin Sileno, lo scienziato Sol Weintraub, l’investigatrice privata Brawne Lamia e il Templare Het Masteen
Sette uomini/donne apparentemente slegati tra loro che si trovano insieme per affrontare tutti lo stesso destino.





Tutto mi sarei aspettato tranne quello che ho appena finito di leggere.
Hyperion non è un semplice libro di fantascienza, è, a mio modesto parere, un classico, uno di quei libri che se le nostra scuole fossero serie farebbero leggere obbligatoriamente.
Libro scritto nel 1989 eppure tremendamente attuale.
L’impatto con la storia è disorientate, pronti via dopo aver letto il prologo mi stavo domandando cosa cavolo stavo leggendo. Simmons nelle prime pagine bombarda il lettore con termini e situazioni senza dare alcuna spiegazione. Inutile dire che sono tornato sul prologo almeno una decina di volte e solo alla fine mi è parso chiaro il primissimo capitolo.
il libro in realtà si rivela come in una sorta di decamerone moderno dove tutti i protagonisti si ritrovano a raccontare la loro storia, a mettersi a nudo uno di fronte all'altro, perché per ognuno il pianeta Hyperion è un punto di arrivo e non ritorno.
Il libro di per sé di lineare non ha nulla, la storia principale, il viaggio dei pellegrini verso le Tombe del Tempo non prenderà più di 100 pagine totali, il succo del libro sono le storie dei protagonisti, protagonisti che all'inizio della lettura sono semplici nomi vuoti, per prendere forma reale man mano che i loro drammi verranno raccontati
L’uomo che si lamentò di dio
Gli amanti di guerra
Canti di Hyperion
Il fiume Lete sa d’amaro
Il lungo addio
Ricordando Siri
Sei racconti, sei personaggi, sei drammi scritti con uno stile e una prosa unica (perché non sette? spoiler, spoiler...).
Simmons cambia modo di scrittura a seconda del narratore in maniera così esagerata che sembra di non leggere lo stesso autore. Sei racconti che dire capolavori non renderebbe l’idea, Sei racconti che vanno a toccare le corde più profonde dell’animo umano, tutte contestualizzate in questo futuro dove l’idea del tempo, della morte si fonde con una tecnologia fuori dal tempo e dalla fantasia
Qua mi fermo anche perché non saprei più cosa scrivere, nel senso che mi sento così piccolo nei confronti di quello che ha scritto Simmons che non saprei più descriverlo o commentarlo.
Lettura complessa, impegnata e non per tutti
Ultima nota: il libro non ha una fine. Finisce sul più bello e quindi ora è assolutamente necessario che trovi il secondo volume (la caduta di Hyperion)



venerdì 25 marzo 2016

[Book Cover] Il Trono di Spade - Nuova edizione

Come non tutti sanno, la Mondadori ha aperto recentemente (il 15 Marzo) una nuova collana per la letteratura fantastica, chiamata appunto Oscar Fantastica. Leggiamo sul sito mondadori che "oltre ai classici, nella collana verranno pubblicate assolute novità, che spaziano dalla fantascienza al cyber thriller, passando per il genere apocalittico e il fantasy di ambientazione storica.
La Collana rappresenta una nuova frontiera per la fiction e nasce per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più ampio e variegato, figlio della serialità, di narrazioni travolgenti e allargate, con una selezione dei migliori titoli che hanno ispirato e si sono ispirati a film, videogames, fumetti e serie tv.
Il Logo di Oscar Fantastica gioca con lo storico marchio degli Oscar: la F di Fantastica nasce da una proiezione, un gioco di luce e ombra che suggerisce un universo parallelo in cui tutto può accadere."

Mondadori rilancia così la famosa serie delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di G.R.R Martin (di cui abbiamo parlato ampiamente QUI). I cinque libri resteranno divisi come nella collana Oscar e potete vedere le copertine (molto belle per fortuna) di seguito.

Al momento solo il primo volume è in libreria.


















giovedì 24 marzo 2016

[Recensione] La Via delle Tenebre - Brent Weeks






Titolo: La via delle tenebre (The way of shadows)
Serie: L’angelo della notte – Primo volume
Editore: Newton Compton
N° Pagine: 588
ISBN-10: 9788854117679
Genere: Fantasy










Cenaria è una città dell'omonimo stato, circondata da altri stati che non vedono l'ora di metterci le mani sopra, gestita pessimamente da un re egoista e dove la vita non ha valore.
In realtà a gestire la città è Sa'kagè, una sorta di organizzazione criminale che controlla tutto, dagli omicidi alla prostituzione, al gioco d’azzardo, al commercio
La storia narra di Azoth, un orfano undicenne che cerca di sopravvivere alla legge del più forte in un'atmosfera cupa e senza speranza. Azoth non vuole avere piu' paura e per questo è disposto a vendere l'anima a rinunciare a tutto quel che gli rimane, ovvero pochi amici e il suo nome, pur di diventare l’unico apprendista del leggendario assassino Durzo Blint








Libro da bere.
A volte non era chiaro a livello grammaticale e non penso volutamente, più volte son dovuto tornare indietro e rileggere per capire e in certi momenti le descrizioni erano un po' confusionarie, ma se si sorvola su questo (è comunque un libro di esordio) la storia spacca! In tutti i sensi.
Tantissimi personaggi, DURZO BLINT su tutti, poi Kylar/Azoth, Jarl, Momma K, Elene, Dorian e Solon, Logan, il conte Drake, tutti molto ben caratterizzati.
Assassini, combattimenti, amicizie che nascono e tradimenti, intrighi criminali e intrighi politici, magia, tanta magia.
Il libro è un crescendo di emozioni e non risparmia niente. Violento e romantico allo stesso tempo.
Colpi di scena finali e ancora da tanto da chiarire a livello mitologico. La speranza di migliorare la situazione non demorde mai, ma la speranza da sola a volte non basta
È vero che la vicenda si svolge in una sola città ma il mondo creato da Brent è vasto e sapientemente l'autore ha sparso indizi per qualcosa ancora di piu' grande dove sono moltissime le forze in gioco per il potere.
Bello bello, divorato in meno di 5 giorni





lunedì 21 marzo 2016

Robert E. Howard : il papà di Conan il barbaro



Robert Ervin Howard (Peaster, 22 gennaio 1906 – Cross Plains, 11 giugno 1936) è stato uno scrittore statunitense. Viene considerato il padre del sottogenere Sword & Sorcery, nonché uno dei massimi esponenti della letteratura dell'orrore e grande interprete del romanzo d'avventura.
Il suo personaggio di maggior successo è Conan il barbaro.
Robert E. Howard da giovane

Howard nasce il 22 gennaio 1906 a Peaster, Texas, unico figlio del medico itinerante Dr. Isaac Mordecai Howard e di Hester Jane Ervin Howard. Durante i suoi primi anni di vita, la famiglia fu in continuo spostamento in numerosi piccoli paesi del Texas, traslocando praticamente ogni anno. La famiglia Howard fu spesso sul lastrico a causa degli investimenti poco avveduti del padre e tra i due genitori c'erano forti litigi, tanto che la madre del futuro scrittore non voleva che il figlio avesse a che fare con il padre. Fu proprio Hester a instillare nel figlio il profondo amore per la poesia e la letteratura, recitandogli ogni giorno qualche verso e sostenendo sempre i suoi sforzi durante la scrittura.
Nonostante amasse leggere e apprendere, Howard trovò presto la scuola opprimente e cominciò ad odiare chiunque avesse autorità su di lui. Esperienze di bullismo, inoltre, gli rivelarono l'onnipresenza del male nel mondo, insegnandoli il valore della forza fisica e della violenza.
Lo sport, e specialmente la boxe, divennero una sua passione, cominciando a praticare quello sport con i suoi amici e a leggere qualsiasi cosa sull'argomento.

La lettura vorace, una naturale predisposizione per scrivere in prosa e i continui incoraggiamenti degli insegnanti, crearono l'interesse per diventare uno scrittore professionista. Già a nove anni cominciò a scrivere storie di battaglie, di vichinghi e di arabi. Pian piano cominciò a scoprire gli autori che influenzarono i suoi futuri scritti: Jack London, Rudyard Kipling e Thomas Bulfinch. Stando ai suoi amici, Howard aveva una memoria eidetica, riusciva infatti a memorizzare lunghe poesie dopo solo una o due letture.

Nel 1919 la famiglia si stabilì definitivamente nel paesino di Cross Plains (1500 abitanti all'epoca), nel Texas centrale. Lo stesso anno, in una biblioteca di New Orleans, mentre suo padre era a un corso al vicino college, Howard scoprì un libro riguardante fatti e leggende di un'antica cultura scozzese: i Pitti. Da questo libro nacque il suo amore per i barbari e i popoli non civilizzati la cui vita era dura, ma libera.
Robert E. Howard da adulto

All'età di 15 anni, cominciò a leggere riviste di racconti d'avventura e negli anni seguenti creò una varietà di personaggi. Inviò i suoi racconti a queste riviste, ma furono rifiutati. Senza un mentore nella scrittura, Howard divenne autodidatta, studiando metodicamente i mercati letterali ed adattando ad essi le sue storie.

Nel 1922, a 26 anni, si trasferì con la madre per un anno nel paesino di Brownwood, per completare gli studi. Fu a Brownwood che conobbe quelli che diventarono i suoi migliori amici e che condivisero i suoi interessi, non solo nello sport, ma anche nella letteratura. Grazie a loro fu introdotto al "The Tattler", il giornale scolastico di Brownwood, il quale fu il primo a pubblicare le storie scritte da Howard. Nel 1923 si diplomò e tornò a Cross Plains, mantenendo contatti con gli amici via lettere. Fu in questo periodo che cominciò una serie di esercizi fisici (tagliare legna ogni giorno, pesi e pugilato con un sacco) che lo trasformarono da magro adolescente a un uomo muscoloso e corpulento.

Tra il 1923 e il 1924 fece numerosi lavori, dal raccoglitore di cotone allo spazzino. A metà 1924 si iscrisse al Payne College, ma ci rimase solo un semestre, poiché durante la settimana del Ringraziamento di quell'anno la rivista Weird Tales finalmente accettò un suo racconto "Spear and Fang", pagandolo 16$. Successivamente anche un altro racconto, "The Hyena", venne pubblicato dalla rivista. Fu dopo l'uscita dal college che Howard cominciò a scrivere il suo primo romanzo. Finì nel 1928 e lo intitolò Post Oaks & Sand Roughs. Non venne pubblicato se non molti anni dopo la sua morte.

Per incrementare i suoi guadagni, Howard cominciò a scrivere per il giornale locale "Cross Plains Review" fino al 1925, quando lasciò il giornale per lavorare alla compagnia del gas prima e poi come stenografo per una compagnia petrolifera.

Insieme al suo amico Tevis Clyde Smith, scrisse molti versi, decine di poemi, molti pubblicati su Weird Tales o altri giornali di poesia. Alcuni di questi lavori rimandano allo stile classico, evocando comunque le immagini violente delle sue storie. Il tentativo di pubblicare un libro di poesia fallì e Howard giudicò la scrittura di poesie un lusso che non poteva permettersi e dal 1930 dedicò molto più tempo nella scrittura di racconti per mercati decisamente più ampi. Tuttavia, come risultato di questo periodo poetico, le sue storie assunsero un'aura più sognante.
Robert E. Howard

Le sue pubblicazioni su Weird Tales furono molto incoraggiate e ben presto divenne uno scrittore regolare per la rivista. A soli 20 anni il suo racconto "Wolfshead", una storia di lupi mannari, fu la sua prima storia di copertina per la rivista. Peccato che quasi non vide la stampa quando la rivista perdette l'unica copia del racconto. Senza un duplicato, Howard lavorò tutta la notte per riscriverla a memoria.

Successivamente lasciò anche il lavoro di stenografo per passare a lavorare in una drogheria. Qui lavorò talmente tante ore al giorno da ammalarsi. Per riprendersi frequentò la Neeb Ice House, dove conobbe un operaio della compagnia petrolifera che lo introdusse all'alcol e agli incontri di pugilato. Questi incontri divennero una parte importante della vita di Howard, la combinazione tra boxe e scrittura fornirono uno sbocco per le sue frustrazioni e la sua rabbia.


SCRITTORE A TEMPO PIENO

Nell'agosto del 1926 lasciò il lavoro della drogheria e tornò al college. Interruppe gli studi nel 1927 quando contrasse il morbillo e fu durante questa pausa che scrisse uno dei suoi più importanti lavori, "The Shadow Kingdom" ("Il Regno Fantasma"), dove sperimentò la scrittura horror sullo stile di Poe e Lovecraft, mischiando elementi fantasy, horror, mitologici e storici, azione e scherma, creando così un genere del tutto nuovo: lo Sword & Sorcery. Il protagonista era Kull, un barbaro precursore del futuro Conan. Il racconto fu pubblicato da Weird Tales nel 1929 e fu un tale successo che altre storie di Kull seguirono la prima fino a quando due storie furono rifiutate, convincendolo a interrompere la serie.
The Shadow Kingdom

Nel 1928 revisionò e sottomise a Weird Tales un racconto rifiutato da altre riviste. Il risultato fu "Red Shadows" ("Ombre rosse"), la prima di numerose storie con protagonista il vendicativo e puritano Solomon Kane.
Nel 1929, all'età di 23 anni, lasciò il college per diventare uno scrittore a tempo pieno.

Il 1929 fu l'anno del successo per Howard. Il racconto "The Apparition in the Prize Ring", una storia di fantasmi riguardante la boxe, fu pubblicato su Ghost Stories e "Crowd-Horror", sempre una storia di boxe, su Argosy. Nel luglio di quell'anno cominciò una serie di racconti sul pugilato con protagonista Steve Costigan, pubblicati sulla rivista Fight Stories.

Nel 1930 cominciò la "fase celtica" di Howard, affascinato dalle sue radici irlandesi da parte della madre. Creò i personaggi di Turlogh Dubh O'Brien e Cormac Mac Art, ma non riuscì a vendere le loro storie.
Il 1930 vide la creazione della rivista "Oriental Stories" e Howard ne fu più che felice. Poteva scatenarsi attraverso alcuni dei suoi periodi storici preferiti, con battaglie ed esotico misticismo. Durante i 4 anni di vita della rivista Howard scrisse alcuni dei suoi migliori racconti, cupe finestre sulla guerra nel medioevo e nel rinascimento nel medio e lontano oriente.


IL CIRCOLO DI LOVECRAFT

Nel 1930, Howard e Lovecraft, entrambi veterani di Weird Tales, cominciarono una fitta corrispondenza, che durò per tutto il resto della vita di Howard. Howard entrò a far parte del "Circolo di Loveraft", un gruppo di scrittori e amici collegati grazie all'immensa corrispondenza dello scrittore di Providence, il quale li incoraggiò allo scambio di idee e racconti per aiutare ognuno a raggiungere il successo.
The Apparition in the Prize Ring

Howard stesso contribuì al Mito di Cthulhu scrivendo alcune storie come "The Black Stone" ("La Pietra Nera").
La corrispondenza con Lovecraft toccò lunghe discussioni su un punto ricorrente della scrittura di Howard: barbarie contro civiltà.
Secondo Howard "la barbarie è lo stato naturale dell'umanità. La civiltà è innaturale. Si tratta di un capriccio delle circostanze e in ultima analisi la barbarie deve sempre trionfare".
Lovecraft era del punto di vista opposto, secondo lui la civiltà è il picco di realizzazione umana e l'unica via da seguire.

In questo periodo, con la diminuzione del suo interesse in Solomon Kane, Howard esplorò una nuova esperienza Sword & Sorcery applicandola a uno dei suoi primi amori: i Pitti.
Il racconto "Kings of the Night" ("Sovrani della notte") raffigura Kull evocato dal re dei Pitti, Bran Mak Morn, per aiutare il suo popolo nella lotta contro i romani invasori. La creazione di avventure terribili e l'uso di metafore e simbolismo alla base di questi racconti furono fortemente influenzati dal Mito di Cthulhu.

Hyboria, il mondo do Conan

L'ERA HYBORIANA

Nel 1932, mentre osservava le colline in una piovosa giornata durante uno dei suoi numerosi viaggi per il Texas, Howard partorì il poema Cimmeria, la nordica terra dei barbari. Fu sempre durante questo viaggio che nacque l'idea del personaggio di Conan, ma ci vollero ben nove mesi per il suo completo sviluppo.
Nonostante fosse appassionato di storia, Howard capì che lo studio necessario per poter ricreare un'ambientazione reale avrebbe richiesto troppo tempo, per cui preferì un mondo finto, anche se molto simile al nostro. Il risultato fu l'Hyborian Age.
Conan - La fenice sulla lama

Inizialmente l'autore riciclò una storia di Kull mai pubblicata ("By This Axe I Rule!"), mantenendo il plot centrale, ma sostituendo la secondaria storia d'amore con elementi soprannaturali. la storia fu rinominata La fenice sulla lama (The Phoenix on the Sword).
Galvanizzato, Howard scrisse subito altre due storie: La figlia del gigante dei ghiacci (The Frost Giant's Daughter) e Il Dio nell'urna (The God in the Bowl).
Prima ancora che la prima storia fosse pubblicata (dicembre 1932), Howard aveva già scritto nove storie con protagonista Conan. Ne pubblicò 17 di fila tra il 1933 e il 1936. Howard fu spinto a facili e rapide vendite dei suoi racconti anche a causa della Grande Depressione che ridusse vari altri mercati.
Nel 1934, a seguito di un contatto con un editore inglese, Howard scrisse un romanzo su Conan: L'ora del dragone (The Hour of the Dragon), introducendo elementi del mito arturiano e una panoramica del protagonista e del suo mondo. L'editore inglese non pubblicò mai il libro, che fini pubblicato in cinque puntate su Weird Tales.
Verso la fine del 1934 Howard cominciò a perdere interesse in Conan, desiderando invece scrivere racconti western, di cui aveva già scritto a partire dal 1933. L'influsso del suo interesse crescente nel Vecchio West fini anche per influenzare anche alcuni racconti di Conan come Oltre il Fiume Nero (Beyond the Black River) e Il tesoro di Tranicos (The Black Stranger).

Solomon Kane

NOVALYNE PRICE

Novalyne Price
Howard ebbe solo un'unica ragazza, Novalyne Price. Inizialmente Novalyne era la ragazza di Tevis Clyde Smith, uno dei migliori amici di Howard, e quando ruppero, la ragazza e lo scrittore rimasero amici. Nel 1934 i due ebbero il loro primo appuntamento e cominciarono a vedersi per i successivi due anni.
A metà del '35 Novalyne si ammalò per il troppo lavoro e il suo medico (un amico del padre di Howard) le consigliò di interrompere la sua relazione e trovare lavoro in un altro stato. Acconsentì alle parole del dottore, ma appena dimessa si incontrò con Howard, il quale però era troppo preoccupato per la salute della madre per dare alla Price l'attenzione che voleva. La loro relazione non durò ancora a lungo. Novalyne cominciò così a vedersi con un amico di Howard, Truett Vinson e ben presto Howard lo scoprì. La relazione tra i due finì definitivamente nel 1936 quando Novalyne si trasferì in Louisiana.
La Price scrisse una diario della sua relazione con lo scrittore e ne trasse un libro "One Who Walked Alone" ("Colui che camminava da solo") da cui, nel 1996, fu tratto il film The Whole Wide World (Il mondo intero).


MORTE

Nel 1936 la vita di Howard cominciò ad essere difficile. Tutti i suoi amici erano ormai sposati e dediti alla loro carriera, la sua relazione amorosa terminò, la sua fonte di sostentamento principale, Weird Tales, era indietro con i pagamenti e cosa più importante sua madre era gravemente ammalata di tubercolosi. Le costanti cure necessarie alla madre portarono via molto tempo ad Howard, togliendogli la possibilità di scrivere.
Durante alcuni suoi discorsi con il padre e con Novalyne, fece più volte velati riferimenti al suicidio, che i due però non compresero.
Nelle sue ultime settimane scrisse il suo testamento e le sue ultime volontà e il 10 giugno andò a Brownwood e acquistò un terreno di sepoltura per la sua famiglia.
La notte prima del suo suicidio, il padre gli diede la notizia che la madre stava infine morendo. Howard chiese al padre dove sarebbe andato dopo e Isaac rispose che sarebbe andato ovunque sarebbe andato suo figlio, pensando che lo scrittore se ne sarebbe andato da Cross Plains. Howard, invece, pensò che il padre volesse porre fine alla sua vita insieme a lui, come una famiglia.
Quando infine la madre entrò in coma, Howard chiese alla badante di sua madre se sarebbe mai ridiventata cosciente. Quando la badante rispose di no, Howard andò alla sua macchina, prese la Colt .380 prestatagli dall'amico Lindsey Tyson in tempi non sospetti e si sparò in testa. Il Padre e il dottore accorsero allo sparo, ma ormai era troppo tardi. Sua madre morì il giorno dopo.
Il 14 giugno 1936 alla Cross Plains First Baptist Church ci fu un doppio funerale e i due furono seppelliti al Greenleaf Cemetery di Brownwood, Texas.

« Tutto è andato, tutto è finito: ponetemi sulla pira;

la festa è terminata e il lume ora spira. »
(le ultime parole di Howard prima di uccidersi)

La tomba di famiglia al Greenleaf Cemetery di Brownwood

PSICOLOGIA

La salute mentale di Howard è sempre stata dibattuta, sia prima che dopo la sua morte. Ci sono tre punti di vista differenti in merito:
- il primo afferma che Howard soffriva il complesso di Edipo (brevemente: l'identificazione col genitore del proprio sesso e il desiderio nei confronti del genitore del sesso opposto);
- il secondo che Howard soffrisse di disordini depressivi maggiori;
- il terzo che Howard non avesse disordoni psicologici e che il suo suicidio fosse una reazione al forte stress;
Conan in difficoltà

Un altro dibattito è sul possibile razzismo di Howard. Ai tempi, l'opinione che alcune razze fossero intrinsecamente meno sviluppate di altre era comune, ma in Howard questo pregiudizio era temperato da un atteggiamento di compassione, piuttosto che di disprezzo nei confronti di chi ha avuto una nascita "sfortunata" (come dimostrato nelle storie di Solomon Kane).
Più che scrivere degli scontri tra razze, Howard ha scritto sullo scontro tra culture e in ogni caso, sempre con l'idea che non importa chi vince uno scontro poiché ogni vittoria è solo temporanea. Crescendo Howard divenne meno influenzato dal razzismo, introducendo nelle sue opere importanti personaggi di colore o di altre minoranze. Anzi, durante il suo periodo celta, Howard andava fiero delle sue antiche origini irlandesi (che ai tempi erano considerati poco desiderabili).
Sempre parlando di differenze sociali, nonostante l'epoca e il luogo, Howard era femminista e ha sempre difeso le capacità della donna. Nelle sue opere sono presenti importanti personaggi femminili.
Aveva invece una forte fobia per l'invecchiamento e l'anzianità, frequentemente visto nelle sue opere dove i personaggi sono sempre giovani e vigorosi. Diceva spesso della sua speranza di morire giovane.
Howard aveva una passione per l'ascoltare storie orali da persone più vecchie di lui e lui stesso era molto bravo a raccontarle.
Aveva inoltre una memoria fotografica e amava ascoltare musica alla radio, oltre, ovviamente, ai programmi sportivi.


STILE, TEMI e INFLUENZE

Lo stile letterario distintivo di Howard è una combinazione di esistenzialismo, liricità poetica,
violenza, cupezza, umorismo e realismo, mentre la passione per i racconti orali, tipica del Texas di quegli anni, gli hanno conferito il senso del ritmo, utilizzando economia di parole per delineare le scene nei suoi racconti. Il tono dei suoi lavori, soprattutto in Conan, è oscuro, duro e realistico, che contrasta con gli elementi fantastici contenuti nei racconti.

La sua diretta esperienza durante il boom del petrolio influenzò la sua visione della civilizzazione: i benefici del progresso arrivano con corruzione e illegalità. Questa visione viene spesso riportata nei suoi scritti, dove la gente "civilizzata" è decadente, corrotta e incapace di difendersi.
Un'altra fonte di influenza, come già detto, fu il suo rapporto con Lovecraft. Molte idee discusse con il creatore di Cthulhu finirono nei lavori di Howard.
Un'altra fonte di ispirazione furono le teorie di Helena Blavatsky e William Scott-Elliot, che descrissero civiltà perdute, antiche conoscenze, razze, magie e continenti scomparsi delle terre di Lemuria, Atlantide e Hyperborea.
Dal punto di vista opposto, Howard ha ispirato numerosi autori, tra cui David Gemmell e Steven Erikson e la sua influenza è spesso paragonata a quella di Tolkien per la creazione del moderno High Fantasy.

Ovviamente l'opera di Howard ha subito anche pesanti critiche. Hoffman Reynolds Hays disse:
"Howard ha usato una buona dose di cosmologia e demonologia lovecraftiana, ma il suo contributo è stato un sadico conquistatore che, quando non riesce a risolvere i suoi problemi spaccando teste, fa ricorso alla magia e agli Antichi Dei di Lovecraft". Continuando, dell'autore stesso disse che Howard fu "un ragazzo sensibile vittima di bullismo dai compagni di scuola. I suoi eroi sono quindi proiezioni dei desideri dell'autore in un magico mondo di eroi e carneficine. Come in Superman, i problemi sono risolti da un eroe onnipotente. Questo testimonia insicurezza e apprensione."
Stephen King, in Danse Macabre, descrive la sua disapprovazione per il genere Sword & Sorcery: "i racconti Sword & Sorcery sono storie di forza per chi di forza non ne ha. L'uomo che ha paura di essere arrostito da quei giovani punk che si trovano intorno alla fermata dell'autobus può andare a casa la sera e immaginare sé stesso mentre brandisce una spada, la sua pancia è miracolosamente sparita, i suoi muscoli magicamente tramutati in quei "cavi d'acciaio" che sono stati cantati nella letteratura pulp negli ultimi cinquant'anni".
Anche Michael Moorcock criticò l'assenza di abilità e formazione di Howard.
Nonostante le critiche, la capacità di creare un così enciclopedico insieme di storie e mitologie come il ciclo Hyboriano, "alimentandosi" solamente in piccole librerie del Texas, è senza dubbio notevole.


EREDITA'

Il personaggio più famosi di Howard, Conan il cimmero, ha avuto un impatto sulla cultura pop al pari di Tarzan, Dracula, Sherlock Holmes e James Bond.
La reputazione critica di Howard soffrì all'inizio, ma con il passare del tempo, furono pubblicati molti lavori della scuola howardiana.
Dopo la morte dell'autore i diritti sulle opere passarono al padre e successivamente per una lunga fila di persone fino ad arrivare alla svedese Paradox Entertainment Inc. e nello specifico nelle mani di L. Sprague de Camp (biografo ufficiale di Howard).
Il primo boom howardiano fu nel 1970, con la revisione e la ristampa dei suoi lavori. Il secondo fu tra la fine degli anni '90 e l'inizio del 21° secolo, con la riedizione dei testi senza modifiche e con l'espansione in nuovi media: fumetti, film e videogiochi. Inoltre la casa di Cross Plains fu convertita in museo.

Il videogioco MMO


CONAN IL BARBARO

Conan è sicuramente l'eroe più famoso creato da Howard.
Secondo la definizione di Lyon Sprague de Camp, le storie classificabili come heroic fantasy (o Sword & Sorcery): «sono fantasie avventurose che si svolgono in mondi immaginari preistorici o medievali, quando - è divertente immaginarlo - tutti gli uomini erano forti, tutte le donne belle, tutti i problemi semplici e la vita tutta un'avventura», e se a ciò aggiungiamo una visione della vita abbastanza negativa da parte di Howard otteniamo, in tutta la sua potenza e la sua grazia, Conan, l'impavido guerriero.

Conan è un eroe duro, dalla muscolatura imponente, ma al tempo stesso agile e furbo, pronto a capire quando è il caso di fuggire e quando vale la pena rischiare la propria vita. Un modo di pensare certamente molto mercenario, ma tra i suoi aspetti Conan non nascondeva certo quei tratti di nobiltà che lo rendevano decisamente migliore di molti dei personaggi di contorno con cui interagiva di volta in volta.

Proveniente dalla Cimmeria spesso stentava a comprendere non tanto la civiltà, quanto l'uomo civilizzato. Howard, attraverso Conan o altri personaggi di contorno, infatti, trovava sempre l'occasione per criticare il genere umano, tanto avvezzo alle comodità, quanto alle azioni subdole, sempre pronto ad ottenere il proprio vantaggio, anche a costo della vita di qualcun altro. E proprio in contrasto con questo atteggiamento, Conan spicca soprattutto per nobiltà nel portamento e nelle azioni: nonostante i suoi mestieri siano stati quelli di ladro, mercenario, pirata, non rinunciava ad aiutare una persona in difficoltà (soprattutto se era una bella donna), indipendentemente dal possibile guadagno. In questo senso Conan era quindi un «barbaro»: il suo agire limpido, nobile e sincero di fronte alle persone più umili era decisamente estraneo all'atteggiamento solito della gente civilizzata, che egli ripagava sempre con rapine e raggiri, perché altro non meritavano queste «molli» (nell'agire e nel pensare) «genti civilizzate».

I romanzi e racconti con Conan protagonista non sono solo quelli scritti personalmente da Howard. Si considera facente parte del «vero» ciclo conaniano solo quei racconti di attribuzione certa, ovvero quei racconti pubblicati mentre lo scrittore era ancora in vita o quelli completi e pubblicati postumi con il permesso del suo esecutore testamentario, Glenn Lord.

Tra le carte di Howard, Lord ha poi ritrovato anche una serie di racconti e romanzi incompleti, semplici soggetti o addirittura delle scalette appena abbozzate. Buona parte di questo materiale è stata affidata per il completamento, con il consenso di Lord, a una serie di scrittori, con risultati che non sempre raggiungono la qualità dei testi howardiani. Tra questi scrittori si possono citare Björn Nyberg, Lyon Sprague de Camp, Lin Carter, Karl Edward Wagner, John Maddox Roberts, Andrew Offut, J.Ramsey Campbell, Poul Anderson, Richard A. Lupoff, Robert Jordan, Steve Perry, Leonard Carpenter, John C.Hocking. Spesso costoro, pur di avere un maggior successo di pubblico, affiancarono la loro firma a quella di Howard, ben sapendo, però, che in questi racconti ben poco c'era dello scrittore statunitense.

A questi indirizzi potete leggere due racconti di Conan e la "biografia" basata sui racconti di Howard.


OPERE - I CICLI DEL FANTASTICO

Bibliografia delle opere attribuite unicamente ad Howard. Verranno riportati solamente i racconti a tema fantasy, tralasciando i western, gli sportivi, ecc...

Kull di Valusia
I racconti del ciclo di Kull sono circa una decina. Vengono elencati secondo un ordine cronologico stabilito da Lin Carter:

  • L'esule di Atlantide (Exile of Atlantis, postumo, King Kull della Lancer Books, 1967)
  • Il Regno Fantasma (The shadow kingdom, Weird Tales, agosto 1929)
  • La gatta e il teschio (The cat and the skull)
  • La gatta di Delcardes (Delcardes' cat, postumo, vedi primo) (1a versione del precedente)
  • Il fiume Stige o L'altra riva dell'alba (River Stagus or Beyond the sunrise)
  • Il teschio urlante del silenzio (The screaming skull of silence, postumo, vedi primo)
  • Quest'ascia è il mio scettro! (By this axe I rule!, postumo, vedi primo)
  • I colpi del gong (The striking of the gong, postumo, vedi primo)
  • Le Spade del Regno Purpureo (Swords of the Purple Kingdom, postumo, vedi primo)
  • Gli specchi di Tuzun Thune (The mirrors of Tuzun Thune, Weird Tales, settembre 1929)
  • L'altare e lo scorpione (The Altar and the Scorpion, postumo, vedi primo)
  • La maledizione del teschio dorato (The curse of the golden skull)
  • Sovrani della notte (Kings of the night) Weird Tales, 1930
  • La città nera (The black city) (incompiuto)
  • Frammento senza titolo (Dialogo fra Kull, Brule e Ronaro) (incompiuto)
  • Il Regno Fantasma (bozza)
  • Il re e la quercia (The King and the Oak), postumo, (poesia), Weird Tales, febbraio 1939)
  • Il re e la quercia (poesia) (bozza)

Kull, L'esule di Atlantide

Conan
Come già detto, il ciclo ufficiale di Conan è da considerarsi solo quello autografo di Howard (ventidue storie). I suoi romanzi e racconti sono qui presentati in ordine cronologico, secondo quanto stabilito da Lyon Sprague de Camp:

  • Il palazzo dei morti (postumo, The Hall of the Dead,1968) (incompiuto)
  • La Torre dell'Elefante (The Tower of the Elephant, Weird Tales, marzo 1933)
  • Il Dio nell'urna (The God in the Bowl, postumo, Space Science Fiction, settembre 1952)
  • Gli intrusi a palazzo (Rogues in the House, Weird Tales, gennaio 1934)
  • La figlia del gigante dei ghiacci (The Frost Giant's Daughter, Fantasy Fan, marzo 1934)
  • La regina della Costa Nera (The Queen of the Black Coast, Weird Taled, maggio 1934)
  • La valle delle donne perdute (The Vale of Lost Women, postumo, Magazine of Horror, 1967)
  • Colosso Nero (Black Colossus, Weird Tales, giugno 1933)
  • Ombre al chiaro di luna (Shadows in the Moonlight, Weird Tales, aprile 1934)
  • Nascerà una strega (A Witch Shall Be Born, Weird Tales, dicembre 1934)
  • Ombre a Zamboula (Shadows in Zamboula, Weird Tales, novembre 1935)
  • Il diavolo di ferro (The Devil in Iron, Weird Tales, agosto 1934)
  • Gli accoliti del cerchio nero (The People of the Black Circle, Weird Tales, ottobre-novembre 1934) (romanzo).
  • L'ombra che scivola (The Slithering Shadow, Weird Tales, settembre 1933)
  • Lo stagno dei neri (The Pool of the Black One, Weird Tales, ottobre 1933)
  • Chiodi rossi (Red nails, postumo, Weird Tales, luglio-settembre 1936)
  • I gioielli di Gwahlur (Jewels of Gwahlur, Weird Tales, marzo 1935)
  • Oltre il Fiume Nero (Beyond the Black River, Weird Tales, maggio-giugno 1935)
  • Il tesoro di Tranicos (The Black Stranger, postumo, Fantasy Magazine, marzo 1953)
  • La fenice sulla lama (The Phoenix on the Sword, Weird Tales, dicembre 1932)
  • La cittadella scarlatta (The Scarlet Citadel, Weird Tales, gennaio 1933)
  • L'ora del dragone (The Hour of the Dragon, Weird Tales, dicembre 1935-aprile 1936) (romanzo)

L'Ora del Dragone


Solomon Kane
Il ciclo di Solomon Kane è composto da sedici opere tra racconti, poesie e frammenti (questi ultimi pubblicati postumi). Tali opere sono state ordinate cronologicamente da Fred Blosser:

  • Teschi sulle stelle (Skulls in the Stars, Weird Tales, gennaio 1929)
  • La mano destra del giudizio (The Right Hand of Doom, postumo, su Grant's Red Shadows, 1968)
  • Ombre rosse (Red Shadows, Weird Tales, agosto 1928)
  • I neri cavalieri della morte (Death's Black Riders, postumo, Lone Star Fictioneer, 1967)
  • Lo scricchiolio delle ossa (Rattle Bones, Weird Tales, giugno 1929)
  • Il Castello del Diavolo (The Castle of the Devil, postumo, Grant's Red Shadows)
  • La Luna dei Teschi (The Moon of Skulls, Weird Tales, giugno/luglio 1930)
  • L'unica macchia nera (The One Black Stain, postumo, poesia, The Howard Collector, 1962)
  • Le lame della Fratellanza (Blades of Brotherhood, postumo, Grant's Red Shadows)
  • Le colline dei morti (The Hills of Dead, Weird Tales, agosto 1930)
  • Hawk di Basti (Hawk of Basti, postumo, Grant's Red Shadows)
  • Il ritorno di sir Richard Grenville (The return of sir Richard Grenville, postumo, poesia, Grant's Red Shadows)
  • Le ali notturne (Wings in the night, Weird Tales, luglio 1932)
  • I passi all'interno (The footfalls within, Weird Tales, settembre 1931)
  • I figli di Asshur (The children of Asshur, postumo, Grant's Red Shadows)
  • Solomon Kane ritorna a casa (Solomon Kane's homecoming, postumo, poesia, Fanciful Tales of Space and Time, autunno 1936)

Solomon Kane - il film


Ciclo celta
Il ciclo Celtico è un gruppo di sette racconti incentrato sui condottieri celti Bran Mak Morn (BMM) e Turlogh O'Brien (TOB). Secondo Glenn Lord, malgrado non vi figurino i due protagonisti, il primo racconto del ciclo deve considerarsi La razza perduta (The lost race), pubblicato per la prima volta su Weird Tales nel gennaio del 1927. Gli altri racconti del ciclo vengono presentati in ordine di pubblicazione (e il protagonista è indicato con le iniziali del nome):

  • La razza perduta (The lost race), Weird Tales, gennaio 1927.
  • Sovrani della notte (Kings of the night, Weird Tales, novembre 1930, BMM, in cui compare anche Kull di Valusia)
  • Gli dei di Bal-Sagoth (The gods of Bal-Sagoth, Weird Tales, ottobre 1931, TOB)
  • L'Uomo Scuro (The Dark Man, Weird Tales, dicembre 1931, TOB, BMM)
  • I Vermi della Terra (Worms of the Earth, Weird Tales, novembre 1932, BMM)
  • Il tumulo sul promontorio (The cairn on the headland, Weird Tales, gennaio 1933, TOB)
  • Il crepuscolo del Dio Grigio (The Grey God passes, postumo, in Dark Mind, Dark Hearth, agosto 1972, TOB)

Sovrani della notte


Cthulhu secondo Howard
Fermo restando che per ciclo di Cthulhu si intende comunque quello concepito e realizzato da Lovecraft, l'argomento attirò comunque l'interesse di Howard, che contribuì con un blocco di cinque racconti ad arricchire la già poderosa opera di Lovecraft. I racconti sono ordinati secondo la data di pubblicazione:

  • La Pietra Nera (The Black Stone, Weird Tales, novembre 1931)
  • La cosa sopra il tetto (The thing on the roof, Weird Tales, febbraio 1932)
  • L'abitatore dell'anello (The Haunter of the Ring, Weird Tales, giugno 1934)
  • Non scavatemi la fossa (Dig me no grave, Weird Tales, febbraio 1935)
  • Il fuoco di Assurbanipal (The fire of Asshurbanipal, postumo, Weird Tales, dicembre 1936)