mercoledì 27 gennaio 2016

Cosmere: Mistborn e la trilogia di Wax & Wayne (Brandon Sanderson)

In occasione dell'uscita di The Bands of Mourning, rispolveriamo un articolo postato sul blog di Sanderson risalente al 15 ottobre 2015 in cui spiega cos'è per lui questa nuova trilogia di Mistborn. 
I punti salienti per chi non mastica l'inglese:
- Quando ha sviluppato l'idea del Cosmoverso, ha costruito delle serie cardine popolate da personaggi "a lunga durata" che potessero attraversare le varie ere dell'universo narrativo, vedi gli Araldi e Hoid.
Con Mistborn ha voluto costruire qualcosa di diverso, un mondo dinamico che cambia, cresce, si modernizza, guidando il genere epic fantasy in direzioni ancora inesplorate.
Come ben sappiamo, ogni trilogia di Mistborn (saranno 4) esplorerà una diversa era di Scandrial, con personaggi differenti; è iniziata come una storia fantasy, finirà probabilmente con una storia di fantascienza. La caratteristica che terrà legate insieme le varie trilogie sarà il sistema magico;

- Il proposito di Mistborn è quello di far sentire a noi lettori il peso del passare del tempo nell'universo.
Alcuni personaggi del Cosmoverso sono immortali e abbastanza difficili da uccidere. Quando un lettore si immerge in una storia dove nessun personaggio cambia, l'esperienza potrebbe sembrargli carente sotto qualche punto di vista. Lo scrittore potrebbe dirci che le cose sono cambiate, ma se ci sono sempre gli stessi personaggi, questo cambiamento non si sentirà affatto;
- Quello di rimescolare le carte e rebootare la saga periodicamente è considerato un passo falso editoriale. Ai lettori piacciono i personaggi ricorrenti e cambiare tutto come ha fatto Sanderson fa abbassare le vendite;
- Tuttavia, tirare troppo per le lunghe con gli stessi personaggi è una decisione artisticamente povera che rischia di annoiare i lettori che, per quanto amino leggere nuove avventure degli stessi personaggi, vorrebbero anche vedere cosa succede alla fine della loro storia;
- Il metodo dei reboot di Mistborn serve a combattere questa "noia" e il responso dei lettori, considerate le vendite e le recensioni positive de La Legge delle Lande, è stato positivo. (sebbene l'editore fosse molto preoccupato di questa strategia);

- Sanderson tornò a lavorare su Mistborn dieci anni dopo Il Campione delle Ere e non si sentiva pronto per scrivere il primo episodio della seconda trilogia. Provò a scrivere una storia breve che fungesse da tappabuchi ma non ne fu soddisfatto.
Si è chiesto cosa voleva veramente: sentiva il bisogno di un contrappunto alla saga della Folgoluce, una serie di libri in cui sfruttare i concetti base di Mistborn (l'allomanzia, la componente "heist") e mescolarli con un altro genere diverso dall'epic fantasy.
In questo modo ha potuto alternare l'epica e l'azione. Mantenere nella mente delle persone Mistborn mentre lavorava a Stormlight;
- La legge delle lande è stato un esperimento, anche e soprattutto per testare come avrebbero reagito i lettori a una rivoluzione di questa portata. Il responso entusiastico dei lettori ha permesso a Sanderson di pianificare una vera e propria trilogia con Wax & Wayne: Shadows of Self è uscito a ottobre, Bands of mourning uscirà a gennaio, mentre il terzo verrà scritto dopo Stormlight 3.



Articolo completo: qui


Il merito della traduzione e dell'articolo va a: Cosmoverso - Cosmere - Italian Fanpage
(pagina che vi consiglio di seguire se amate Sanderson)

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