venerdì 29 maggio 2015

[B&B] Terry Goodkind e La Spada della Verità



Terry Goodkind (Omaha, 1948) è uno scrittore statunitense, autore della serie di romanzi fantasy La Spada della Verità. La sua serie di libri ha venduto più di 25 milioni di copie in tutto il mondo ed è stata tradotta in 20 lingue. Nel 2008 l'ABC ha cominciato a produrre una serie TV diretta da Sam Raimi tratta dai libri di Goodkind. La serie TV è stata chiusa dopo sole due serie, per un totale di 44 episodi.

Goddkind è nato nel 1948, è cresciuto ad Omaha (Nebraska), dove ha anche seguito corsi d'arte. Nel 1983, insieme alla moglie Jeri, traslocò nel Maine e successivamente si spostò nuovamente sulla costa del Lago Las Vevas, Nevada.

Soffrendo di dislessia, la quale gli ha portato durante il liceo "una costante ridicolizzazione ed umiliazione dai suoi insegnanti", abbandonò il college ed iniziò a lavorare come carpentiere, liutaio, artista sregolato e restauratore di rari ed esotici artefatti ed antichità. Volse i suoi pensieri alla scrittura mentre costruiva la propria casa nella boscosa Mount Desert Island, a largo della costa del Maine, nel 1983, con sua moglie Jeri.

Terry Goodkind è stato largamente influenzato dai libri di Ayn Rand, ed è un forte sostenitore dei suoi lavori e del Movimento Oggettivista.

Il suo primo libro, Wizard's First Rule, fini all'asta tra tre publisher e venne venduto per la ragguardevole somma di 275000 dollari.
Ad eccezione di Stone of Tears e Wizard's First Rule, tutti i suoi libri sono diventati The New York Times Best Seller.

Pur affermando di scrivere fantasy, Goodkind afferma di distaccarsi dal fantasy tradizionale grazie alla sua attenzione sui temi filosofici e umani. L'autore è convinto che il fantasy gli permetta di raccontare meglio le sue storie, convogliare in maniera migliore le tematiche umanistiche e i sentimenti che vuole condividere con i suoi lettori.
Goodkind è stato fortemente influenzato dai libri di Ayn Rand, ed è un forte sostenitore delle sue opere e del suo approccio filosofico noto come Oggettivismo.

Don D'Ammassa (scrittore sci-fi) ha descritto Goodkind come parte di una "serie di nuovi scrittori senza alcuna esperienza di scrittura narrativa, ma che potrebbero rivelare una grande avventura epica dopo l'altra", approfittando del mercato altamente redditizio della letteratura fantasy a metà degli anni '90.
Sempre D'Ammassa descrisse la serie di Goodkind come una serie senza solido background, ma che si auto-espande ad ogni nuovo libro e dando all'autore innegabili abilità narrative e un talento per inventare società dettagliate e interessanti, nonostante la critica verso la cura dei personaggi, che secondo D'Ammassa sono poco profondi e con una moralità confusa.

Robert Eaglestone (scrittore inglese) ha descritto i libri come "lettura deprimente" a causa del cinismo della serie. Eaglestone osserva che Goodkind porta "un senso di malvagità inquietante, derivante dai mostri del XX secolo come Hitler e Jim Jones" e che è interessante l'uso dell'autore di scene sadomaso per generare un genuino senso di perversione.


La serie

Il protagonista della serie è un giovane di nome Richard Cypher, una semplice guida dei boschi che viene coinvolta da una misteriosa donna, Kahlan Amnell, nella ricerca di un grande mago di cui si sono da tempo perse le tracce. Il mago risulta essere Zedd, grande amico di Richard.

Nel corso della serie, Richard scopre di essere l'unico mago guerriero della sua epoca, e si impegna nella lotta contro nemici umani ed ultraterreni che vogliono dominare o distruggere l'intera umanità.

La saga mette in scena un'ennesima variante della lotta tra il Bene ed il Male, con Richard e i suoi amici (in primis Kahlan, Cara e Zedd) che tentano di salvare l'umanità dall'aggressione di nemici terreni (in particolare Darken Rahl, la Stirpe dei Fedeli e l'Ordine Imperiale, tesi con diverse motivazioni ad annullare la libertà di popoli ed individui) ed ultraterreni (tutti i soldati del Guardiano delle Tenebre, con particolare riguardo per le Sorelle dell'Oscurità, il cui scopo finale è di precipitare la vita stessa nell'abisso della morte).

Nel corso della saga, si evidenzia inoltre il filone, parallelo al precedente, della lotta di Richard per la difesa della libera scelta e dell'individualità degli esseri umani.
Inoltre in ogni volume è presentata una delle regole del mago, ovvero una massima morale che quasi sempre si rivelerà utile per la risoluzione dei problemi nelle vicende narrate.

La Spada della Verità è una serie consigliata ad un pubblico maturo, in quanto alcune sezioni degli undici libri presentano disquisizioni filosofiche a livello ben superiore a quello che può interessare i lettori più giovani. Inoltre, non mancano descrizioni molto crude di episodi di violenza di un mondo assimilabile al medioevo europeo. Lo stesso Goodkind ha affermato che i suoi libri sono rivolti più ad un pubblico adulto che non agli adolescenti verso i quali la letteratura fantasy viene spesso indirizzata.

La Magia
L'universo della Spada della Verità è popolato da un gran numero di creature magiche. La magia si distingue nella più comune Magia Additiva, che è in grado di modificare l'esistente o di creare oggetti o esseri a partire dalla materia già presente, e nella più rara, e potenzialmente oscura, Magia Detrattiva, che è in grado di eliminare, uccidere o distruggere l'esistente. All'inizio della serie, i pochi maghi rimasti sono dotati di Magia Aggiuntiva, mentre la magia Detrattiva sembra sparita dalla vita normale, e raggiungibile solo attraverso rituali malvagi. La Magia Aggiuntiva è legata al Creatore, quella Detrattiva al Guardiano del mondo dei morti. La magia Detrattiva inizialmente è usata da Darken Rahl, il primo "cattivo" ad apparire, e dalle Sorelle dell'Oscurità, corrotta versione votata al Guardiano della confraternita delle Sorelle della Luce.

Le Mord-Sith
Una sorta di guerriere abilissime e spietate in grado non solo di essere delle combattenti molto forti ma anche di avere l'insolita capacità di catturare la magia di chiunque Dotato e usarla contro di esso, hanno anche la capacità magica di riportare in vita i morti col loro respiro definito "Alito Della Vita". Frutto di un addestramento spietato e crudelissimo, le Mord-Sith, che si possono considerare come la creazione più originale di Goodkind, rivestono una parte importantissima nella saga.
La loro arma è l'Agiel, una sorta di corta bacchetta di cuoio in grado di generare grande dolore con un solo tocco, ma che può anche spezzare le ossa, generare pustole piene di sangue e persino fermare il cuore delle vittima, benché tale arma provochi un dolore inimmaginabile a chiunque la tocchi le Mord-Sith sono state con gli anni addestrate a sopportare tale fastidio.

La Spada
La Spada della Verità è un costrutto magico risalente a circa 3000 anni prima della nascita di Richard, cioè all'epoca in cui venne innalzata la barriera magica tra Vecchio e Nuovo Mondo. Si racconta che numerosi maghi sono morti nel tentativo di forgiare quest'arma, tanto da disperare della riuscita dell'impresa.
La Spada ha in sé un grande potere che si trasmette al Cercatore la prima volta che impugna l'arma; si crea così un legame tra i due tanto che, un vero Cercatore, può utilizzare il potere della Spada anche se essa è molto distante da lui. La magia dell'arma si manifesta principalmente sotto forma di rabbia, di sete di giustizia che pervade il Cercatore ogni volta che la impugna, tuttavia la Spada sa distinguere le intenzioni di chi ha di fronte e si rifiuterà di fare del male a chi non rappresenta una minaccia, mentre calerà senza pietà su criminali ed oppressori; naturalmente la Spada dipende dal punto di vista di chi la impugna, non agisce in autonomia. Uccidendo con quest'arma il Cercatore soffre anche fisicamente per ciò che ha fatto, anche se ha agito per difendersi, inoltre la prima volta che un Cercatore usa la Spada per uccidere essa lo sottopone ad una dura prova del dolore, per saggiarne la volontà e la resistenza. Oltre a questo l'arma è in grado di immagazzinare, e trasmettere a chi la porta, le esperienze e le abilità dei suoi possessori precedenti, si dice, in questo caso, che il Cercatore danza con gli spiriti, è in grado di tagliare qualsiasi materiale.

Prima serie
La serie de La spada della verità è composta da undici volumi, di cui alcuni stampati in Italia in due parti e solo successivamente in un unico volume.
  1. L'assedio delle tenebre (1998) / La profezia del mago (1999) - (Wizard's First Rule) (1994)
  2. Il guardiano delle tenebre (1999) / La pietra delle lacrime (2000) - (Stone of Tears) (1995)
  3. La stirpe dei fedeli (2000) / L'Ordine Imperiale (2000) - (Blood of the Fold) (1996)
  4. La profezia della luna rossa (2001) / Il tempio dei venti (2001) - (Temple of the Winds) (1997)
  5. L'anima del fuoco (2002) - (Soul of the Fire) (1999)
  6. La fratellanza dell'ordine (2003) - (Faith of the Fallen) (2000)
  7. I pilastri della creazione (2004) - (The Pillars of Creation) (2001)
  8. L'impero degli indifesi (2005) - (Naked Empire) (2003)
  9. La catena di fuoco (2006) - (Chainfire) (2005)
  10. Fantasma (2007) - (Phantom) (2006)
  11. Scontro finale (2008) - (Confessor) (2007)
Debito di ossa (2002) - (Debt of Bones) (1998) è un racconto da considerare come prequel della serie




Seconda serie


  1. La macchina del presagio (2011) - (The Omen Machine) (2011)
  2. Il terzo regno (marzo 2015) - (The Third Kingdom) (2013)
  3. Anime Spezzate (luglio 2015) - (Severed Souls) (2014)
  4. ... - Warheart (novembre 2015)




Romanzi correlati


  • La legge dei nove (2010) - (The Law of Nines) (2009)
  • La leggenda di Magda Searus (2013) - (The First Confessor: The Legend of Magda Searus) (2012) è un prequel della serie La spada della verità ambientato 3000 anni prima




Altri media

Nel luglio del 2006, il sito web ufficiale di Goodkind ha annunciato l'esistenza di trattative con il regista Sam Raimi ("La Casa", "Spider-Man") per la realizzazione di una serie televisiva improntata sulla Spada della Verità. Raimi e il produttore Joshua Donen hanno iniziato, nel maggio del 2008, la produzione dei primi 22 episodi della serie televisiva che è stata chiamata La spada della verità (Legend of the Seeker in originale). Questa prima serie di episodi riguarderà solamente il primo libro della Spada della Verità.

Gli episodi sono stati girati in Nuova Zelanda ed hanno per protagonisti il Cercatore della verità Richard Cypher (Craig Horner), la misteriosa Depositaria Kahlan Amnell (Bridget Regan), l'affascinante Mord-Sith Cara Mason (Tabrett Bethell) e il burbero e saggio Mago del Primo Ordine Zeddicus Zu'l Zorander (Bruce Spence).

In Italia è stata trasmessa su Sky Uno dall'8 dicembre 2009 all'11 gennaio 2011, e in chiaro su Rai 2 dal 5 luglio 2011 al 6 settembre 2012 e su Rai 4 dal 6 novembre 2013.

La serie è stata cancellata dopo la seconda stagione, ispirata al secondo libro.


Riconoscimenti


  • 1995 - British Fantasy Award, Icarus (Nuovi scrittori) (Nomination)
  • 1995 - Wizard's First Rule Locus Poll Award, Miglior primo romanzo (Place: 7)
  • 1996 - Stone of Tears Locus Poll Award, Miglior romanzo fantasy (Place: 15)
  • 1996 - Stone of Tears SFBC Award, Il premio libro dell'anno del club del libro di Fantascienza (Nomination)
  • 1997 - Blood of the Fold Locus Poll Award, Miglior romanzo fantasy (Place: 18)
  • 1999 - Locus Poll Award Miglior autore di Fantascienza/Fantasy degli anni 90 (Place: 49)
  • 2004 - L'impero degli indifesi Prometheus Award (Place: 4)
  • 2006 - La Catena di Fuoco Prometheus Award (Finalista)

giovedì 28 maggio 2015

[Recensione] Terramare -4- L'Isola del Drago - Ursula K. Le Guin


Titolo: L'Isola del Drago
Serie: Terramare vol. 4
Autore: Ursula K. LeGuin
Editore: Mondadori
N° Pagine: 1486 (volume unico)
ISBN-10: 8804626410
Genere: Heroic fantasy







Dopo aver richiuso il varco verso la “Terra Arida”, Ged, ormai stremato e senza poteri, torna sulla sua isola natale, Gont, in sella all’antico drago Kalessin. Qui tova Tenar, l’ex sacerdotessa di Atuan da lui salvata che, dopo aver vissuto una vita da contadina comunque piena e felice, si è trasferita nella casa del mago Ogion, poichè il vecchio maestro di Sparviero è ormai deceduto.
Insieme a Tenar, Ged trova Therru, una timida bambina che è stata picchiata e gettata nel fuoco dai suoi genitori, per venire poi salvata ed adottata proprio da Tenar.
Ged, intontito e shockkato dalla perdita della magia, si ritira in cima al monte di Gont per non farsi trovare dai maestri di Roke e dal nuovo Re che lo cercano, i primi perché è ancora l’arcimago e il secondo per averlo come consigliere.
Tenar e Therru nel frattempo sono costrette a fuggire da Faina, il padre della bambina, e vengono miracolosamente salvate da Re Arren/Lebbanen, recatosi su Gont per cercare Ged.




Solo una scrittrice potrebbe creare un libro del genere, trasmettendo paura, angoscia e coraggio di una donna che da sola deve badare a se stessa e ad una bambina indifesa, costantemente braccata da uomini malvagi.
Questo di fatto il punto centrale del libro: la violenza contro chi è indifeso e contro i più deboli.
Dito puntato anche sull’egocentricità dell’uomo, che spicca ancor di più nel mondo di Earthsea ancora fermo all’epoca medievale, in società fondamentalmente patriarcali e dove solo gli uomini possono esercitare il Potere (la vera magia) relegando alle donne un ruolo secondario anche in questa disciplina.
Parlando dell’opera in senso più materiale, il libro non ha una vera e propria trama, ma si tratta solo di uno spaccato della vita sull’isola di Gont e dei problemi incontrati da Tenar, un susseguirsi di eventi culminanti nel finale, tutto infatti sembra ruotare attorno alla piccola Therru (vulnerabile, di salute cagionevole, malvista e bistrattata da tutti solo a causa del suo aspetto, ma che nasconde un profondo segreto).
La scrittura della Le Guin qui non eccelle (ha perso a mio avviso la magia che riusciva a trasmettere nel primo libro), ma nemmeno si “inceppa” (come è successo nel libro precedente), rendendo la lettura stabile e tranquilla.






mercoledì 27 maggio 2015

[Recensione] Terramare -3- La Spiaggia più Lontana - Ursula K. Le Guin


Titolo: La Spiaggia più Lontana
Serie: Terramare vol. 3
Autore: Ursula K. LeGuin
Editore: Mondadori
N° Pagine: 1486 (volume unico)
ISBN-10: 8804626410
Genere: Heroic fantasy







Qualcosa di strano sta succedendo nel mondo di Earthsea, la magia sta scomparendo, i maghi si scordano le parole dell’Antica Favella, il linguaggio della Creazione nonché lingua dei draghi, da cui traggono potere per gli incantesimi.
La notizia, tramite il giovane principe Arren, raggiunge anche l’isola di Roke, dove risiede la scuola di magia ancora illesa da questo male. Ged/Sparviero, che nel frattempo è diventato arcimago, decide quindi di partire, accompagnato da Arren stesso, per scoprire cosa sta succedendo e cercare di porre rimedio.
Comincia così un lunghissimo viaggio, che porterà i due in una città degradata in cerca di informazioni da un mago che, perdendo i suoi poteri, dice di accedere al mondo dell’aldilà tramite una speciale droga. Il viaggio prosegue passando per strani villaggi, incontrando poi il popolo dei Figli del Mare Aperto, popolo che non abbandona mai le sue zattere e segue la migrazione delle grandi balene grigie, per approdare infine all’ultima spiaggia di Selidor, oltre lo Stretto dei Draghi, l’isola più lontana dell’arcipelago, al di la della quale c’è solo il mare aperto.

Qui, sulla spiaggia più lontana, Ged ingaggerà battaglia contro il suo immortale nemico e scoprirà l’oscura verità dietro la ferita che affligge il mondo, finendo anch’egli risucchiato attraverso di essa.




Premetto che fare un riassunto del libro senza esagerare con gli spoiler è stata veramente dura, soprattutto per la parte finale che ho completamente omesso.
Per tutto il libro, un po’ in sottofondo e un po’ in primo piano, si filosofeggia sulla vita e sulla morte (vedendole sia contrapposte che come le due facce della stessa medaglia), sull’immortalità e sulla mortalità dell’uomo e sulla natura ciclica del mondo, concetti fondamentali dell’opera con cui dovranno scontrarsi i due protagonisti a più riprese.
Sempre su questa scia la morale su cui vuole farci riflettere l’autrice: l’importanza di vivere bene la propria vita e di non temere la morte, qui vista come un passaggio ad un altro mondo. Significati profondi che distaccano quest’opera dai classicismi e dalla frivolezza del fantasy moderno.
Molto bello e articolato il rapporto tra Sparviero e Arren, il ragazzo rimane prima affascinato dal mago considerandolo suo mentore, poi amico, poi nemico, poi di nuovo amico e esempio di virtù. Insomma un rapporto complesso come solo un adolescente può maturare e ottimamente descritto in ogni sua sfaccettatura.
Da un lato troviamo quindi un’ottima caratterizzazione e crescita dei personaggi (principalmente Arren), mentre da contrappeso negativo troviamo la trama del libro che non decolla mai e a tratti anche la scrittura si appesantisce, rendendo la lettura lenta e non troppo semplice.

Da sottolineare infine le analogie tra Arren e Aragorn del Signore degli Anelli, entrambi destinati a un trono vuoto, entrambi con un antico retaggio, entrambi che devono affrontare la morte per giungere al trono.





martedì 26 maggio 2015

[Recensione] Terramare -2- Le Tombe di Atuan - Ursula K. Le Guin


Titolo: Le Tombe di Atuan
Serie: Terramare vol. 2
Autore: Ursula K. LeGuin
Editore: Mondadori
N° Pagine: 1486 (volume unico)
ISBN-10: 8804626410
Genere: Heroic fantasy







Le isole dell’arcipelago più a est di Earthsea forma il bellicoso impero di Kargad, governato da un re-dio e dove la magia viene considerata un’arte malvagia. L’isola di Atuan è il centro spirituale dell’impero, luogo dove sorgono i templi dedicati al re-dio e dove regnano le sacerdotesse dell’imperatore. Ma la più importante tra tutte le sacerdotesse non serve il re-dio, è la Prima Sacerdotessa dei Senza Nome, le antiche divinità dell’oscurità, della morte e della distruzione, uno degli antichi poteri che esistono dall’alba dei tempi, ancora prima della creazione di Earthsea. Nonostante le potenze servite, al culto dei Senza Nome viene data ormai ben poca importanza e i rituali sono una pura formalità, ma la sua sacerdotessa, che si reincarna di volta in volta in una nuova bambina, continua a detenere il potere sull’isola.
In questo ciclo la bambina prescelta è Tenar, che tramite il rito di iniziazione diventerà Arha, “la divorata”. Arha passerà tutta la sua vita sull’isola, imparando i riti del culto e soprattutto memorizzando la mappa della cripta delle Tombe dei Senza Nome e del labirinto sottostante, che si snoda per chilometri e chilometri e, secondo la legge dei Senza Nome, non può essere rischiarato da nessuna luce. Gli anni passano identici e monotoni, finché durante uno dei suoi pellegrinaggi esplorativi nel labirinto, Arha scorge una luce dove la luce è proibita: c’è un intruso.

Lo sconosciuto, intrappolato da Arha nel labirinto è Ged/Sparviero, recatosi sull’isola per cercare un antico manufatto. La sacerdotessa incuriosita da questa novità dopo anni di monotonia decide di lasciare in vita il mago, a cui pian piano si avvicinerà e scoprirà cosa c’è oltre la coltre di oscurità che da sempre ha ammantato la sua vita.




Lascio in sospeso il finale, per quanto scontato, poichè la trama non è il punto principale di quest’opera. Come nel libro precedente infatti troviamo molti valori tra le pagine di questo volume:
- L’individualità persa a favore della collettività, cioè il sacrificio imposto ad una bambina di abbandonare la sua famiglia e vivere in solitudine in un posto sconosciuto, costretta a riti verso potenze a lei sconosciute e costretta a vivere nell’oscurità.
- La misericordia nell’aiutare qualcuno, scoprendo così di aiutare anche se stessi.
- L’importanza della libertà, sia fisica che di pensiero: Arha è libera di fare qualsiasi cosa voglia, ma è sempre intrappolata dai riti e dai doveri che le sono stati imposti... si può essere liberi e nello stesso tempo schiavi? Essere potenti e nello stesso tempo impotenti? Vale la pena gettare la propria vita, cullata e protetta dalle tenebre, e tutto quello che siamo stati fin’ora per rinascere liberi?
Ottima come nel libro precedente la scrittura della Le Guin, sempre capace di incantare, ma in minore misura rispetto al libro precedente forse a causa dell’ambientazione buia.

Peccato che il libro parta molto lentamente e fino all’arrivo di Sparviero ha uno strato di monotonia che, se da un lato ci fa capire meglio la vita di Arha, dall’altro rende un po’ più difficile la lettura.





lunedì 25 maggio 2015

[Recensione] Terramare -1- Il Mago di Earthsea - Ursula K. Le Guin



Titolo: Il Mago
Serie: Terramare vol. 1
Autore: Ursula K. LeGuin
Editore: Mondadori
N° Pagine: 1486 (volume unico)
ISBN-10: 8804626410
Genere: Heroic fantasy








Ged è un ragazzino qualsiasi, cresciuto come tanti in un piccolo paesino rurale abbarbicato sul versante di una montagna di una delle innumerevoli isole di Earthsea (Terramare).
Quasi per caso, la fattucchiera del villaggio scopre nel ragazzo un potere magico latente e decide quindi di insegnarli le basi della magia.
Un giorno il villaggio viene attaccato da un gruppo di predoni e Ged usa i suoi poteri per sconfiggere i briganti. Il racconto della sua impresa si diffonde raggiungendo infine l'orecchio di un vero mago, Ogion il Taciturno, che decide dare un livello superiore di istruzione magica al ragazzo. Al termine del suo apprendistato Ged si reca quindi sull’isola di Roke, dove risiede la scuola di magia. Qui amplierà le sue conoscenze e i suoi poteri, ma ancor di più cresceranno nel giovane orgoglio e arroganza, finchè, spinto dal suo rivale tenterà un'impresa impossibile. Purtroppo, come sempre in questi casi, l’incantesimo va storto, segnando Ged, il quale verrà perseguitato in continuazione dal suo fallimento. A nulla servirà nascondersi, a nulla serviranno le fughe e le battaglie, solo il coraggio e l’amicizia potranno aiutare Ged a sconfiggere il suo tenebroso nemico.




Seppur la trama non sia originalissima o epica, seppur non ci siano grandi battaglie o grandi eroi, questo romanzo breve (sono circa 170 pagine) è magnetico come pochi.
Due sono i maggiori pregi di quest’opera, i poli che in un modo o nell’altro attraggono il lettore: prima di tutto l’abilità dell’autrice di imbrigliare la mente con la sua scrittura fine e a dir poco elegante, grazie al lessico ricercato sembra quasi che la Le Guin non abbia scritto un libro, ma composto le pagine come puzzle, in cui solo un’unica parola si incastra al posto giusto con le altre, presentandoci un’opera perfetta.
Secondo polo, il protagonista. Ged, per quanto potente, è solo un ragazzo, sperduto in un mondo vasto e sconosciuto, un ragazzo con rancori, paure e amori, che vivrà momenti felici e tristi, che si farà strada nel mondo faticando, sudando e soffrendo come fanno tutti. Nulla sarà facile, nulla sarà già pronto e dovrà contare solo sulle sue capacità per combattere e andare avanti.
Oltre alle raffinatezze artistiche, l’opera contiene anche molte “lezioni di vita”, troveremo infatti il valore dell’amicizia, come trovare il coraggio di affrontare le proprie paure e l’importanza dello studio e della conoscenza del mondo.
Per breve che sia, quest’opera ha uno strano effetto sul lettore: lo incanta e lo culla nella sua bellezza pagina dopo pagina.






venerdì 22 maggio 2015

Fantasy test

Non sapete cosa leggere? Vi siete persi nel mondo dei libri fantasy e non sapete da che parte girarvi? Ecco qualcosa che può tornarvi utile!




Fonte: bestfantasybookhq.com

giovedì 21 maggio 2015

[Recensione] Joyland - Stephen King




Titolo: Joyland
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
N° Pagine: 351
ISBN-10: 8820054272
Genere: Horror











Nel lontano 1973 Devin Jones era un ragazzo ventunenne, costretto a baraccarsi tra università e lavori part-time per mantenersi gli studi. L’estate di quell’anno, la più bella e la più brutta della sua vita, si trovò davanti una grande opportunità, lavorare a Joyland (noi vendiamo divertimento!), un luna park in riva al mare della Carolina del Nord.

Come da tradizione, ogni luna park ha i suoi misteri e quello di Joyland è il fantasma che infesta il tunnel dell’orrore. Anni prima, proprio in quel tunnel, una persona malvagia uccise a sangue freddo una ragazza, il cui spirito infesta tutt’ora il luogo della sua morte sotto forma di spirito.
L’assassino non fu mai trovato e l’omicidio rimase impunito.
Durante i mesi di lavoro a Joyland Dev si fece nuovi amici, Tom e la bella Erin, conobbe il piccolo Mike, malato di una potente forma di distrofia muscolare, e sua protettiva madre Annie.
Appena scaricato dalla sua ragazza, solo grazie a loro Dev riuscì a superare la tristezza e la malinconia del suo cuore spezzato, solo grazie all’energia del morente Mike riuscirà a far chiarezza nella sua vita e non solo, grazie a Mike infatti la sua fissazione di riuscire a vedere il fantasma della ragazza assassinata lo porterà davanti una triste ed oscura verità.




Ancora una volta King riesce a stupire, stavolta uscendo dai suoi soliti canoni horror e presentando un romanzo dal sapore dolce e amaro allo stesso tempo.
Il fulcro del libro si sposta continuamente con il proseguire della storia, prima Devin e la sua ragazza, poi Joyland (noi vendiamo divertimento!) e infine Devin e il piccolo Mike. E il fantasma? Beh il fantasma tanto sbandierato dalle pubblicità è li solo per dare quel tocco di paranormale che piace tanto a King, ma il protagonista non è questo infelice spirito, i protagonisti sono i sentimenti. La tristezza di un amore perduto, l’invidia di veder nascere un nuovo amore che non si può avere, la paura dell’ignoto, la felicità di trovare nuovi amici, la dolce allegria di un bambino malato, la forza di godersi ogni istante della vita e la consapevolezza di essere cresciuti. Questi sono i veri contenuti di Joyland e grazie al potere di immersione che sempre King da ai suoi romanzi, sembra di vivere davvero queste emozioni.
Unica pecca sta nel poco approfondimento sia del lato paranormale sia di quello thriller, che risultano solo abbozzati, avrei preferito 100-200 pagine in più e un’ accuratezza maggiore, di cui, alla fine, si sente la mancanza.
Insomma, un King anomalo, ma comunque in grado di emozionare.