sabato 11 aprile 2015

[Recensione] Terra Nascosta 4 - Il Destino dei Nani - Markus Heitz



Titolo: Il Destino dei Nani
Serie: Terra Nascosta vol. 4

Autore: Markus Heitz
Editore: Nord
N° Pagine: 607
ISBN-10: 
8842916021
Genere: Heroic Fantasy






*** Attenzione, essendo il quarto volume della serie, la recensione può contenere spoiler dei precedenti ***



Sono passati 250 anni dalla battaglia della Forra Oscura, sigillata tramite il potente diamante magico e intrappolando così al suo interno l’esercito di mostri insieme all’eroe nano Tungdil Manodoro, che si è sacrificato per respingerli.
Dopo tutti questi cicli la magia del diamante infine cede, riaprendo il varco. I mostri si riversano all’esterno, ma trovano ad attenderli Boindil Duelame, l’altro eroe nano della Terra Nascosta, il quale a sua volta avrà una sorpresa, infatti a capo dei mostri c’è Tungdil in persona! Sembra che l’eroe perduto sia passato “al lato oscuro”, ma non è così, infatti si rivolta subito contro i mostri tornando al fianco del suo vecchio amico.
250 anni passati nell’oscurità però sono tanti e Tungdil è cambiato: porta un’armatura nera di tionio, il metallo dei malvagi albi, ha perso la sua compassione e acquisito molti strani comportamenti, suscitando parecchi dubbi nei suoi vecchi amici. E’ davvero Tungdil quello? O una falsa copia inviata dal nemico per confonderli e spiarli?
Il vecchio eroe porta con sé pessime notizie, nella Forra Oscura si sta radunando un grande esercito malvagio, comandato da un potentissimo nano con poteri inimmaginabili. Solo un mago altrettanto potente può cercare di tenergli testa e c’è solo una persona con questo potere: il padre adottivo di Tungdil, il mago Lot-Ionan.
Tungdil e Boindil partono così per la Terra Nascosta, che durante questi secoli è molto cambiata, finendo divisa in quattro parti ognuna soggiogata a un potente e malvagio signore: l’imperatore degli albi, il drago Lohasbrander, il Kordrion (un mostro fuggito dalla Forra secoli fa) e Lot-Ionan stesso, passato alla magia oscura. Le stirpi dei nani sono quasi estinte, scacciate dalle montagne dai nemici, solo i Quarti resistono, mentre i Terzi si sono alleati con gli Albi. In questa terra diventata ostile Tungdil dovrà portare a termine il suo piano, mettendo i nemici uno contro l’altro per indebolire Lot-Ionan, convincerlo ad aiutarlo a sconfiggere il nemico e sigillare per sempre la Forra Oscura. Nella sua impresa sarà accompagnato anche da Mallenia, guerriera a capo della resistenza umana, Coira, maga e principessa del regno di Weyurn e Rodario Settimo, discendente dell’Incredibile Rodario.


Non c’è modo migliore che un’epica battaglia campale alla fine di un lungo viaggio per concludere una saga incentrata sui nani, ma analizziamo l’opera nei dettagli.
La trama è ben strutturata, ponendo molti “cattivi” di vario genere, i colpi di scena non mancano, alcuni prevedibili, altri meno e nessuno che lascia stupiti fino in fondo. Inoltre, come Heitz ci ha malamente abituato, molti punti della storia rimangono inespressi, non sapremo mai cosa è successo a Tungdil nella Forra, cosa l’ha fatto cambiare e come, non sapremo mai chi è il nano a capo dell’esercito nemico e non sapremo mai cosa succederà poi a Boindil, Mallenia, Coira e Rodario dopo la battaglia finale. La sensazione è la stessa degli altri libri, sembra che siano state tagliate delle parti e stavolta ritengo parti importanti, a questo è dato l’abbassamento del voto.
Buona la caratterizzazione dei personaggi, dallo stereotipato Rodario (il ragazzo goffo e bruttino che si rivela poi agile, bello e coraggioso), al nebuloso Lot-Ionan, con Boindil su tutti, non più il “solito” nano guerriero che sta in secondo piano, ma finalmente una personaggio vero, con dubbi e sentimenti che lo rendono completo.
Dal punto di vista narrativo lo stile dell’autore rimane immutato e procede lineare senza alti ne bassi dall’inizio alla fine del libro, con un lessico non ricercato, ma nemmeno banale, rendendo la lettura piacevole e scorrevole fino all’ultima pagina.


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